Tamburi
Il gruppo tamburi dell’Associazione Ente Palio San Floriano nasce nell’anno 1996/97 dall’esigenza dell’associazione di avere un gruppo che scandisse il tempo per la sfilata del corteo e che facesse ritornare rumorosamente la città ai suoi albori passati. Oggi si esibisce sia animando cortei e borghi sia proponendo coreografie ritmate create dagli stessi componenti, che sanno strappare calorosi applausi e vividi consensi di pubblico.
Responsabile: Francesca Bocchini (Junior) – Margherita D’Aurizio (Senior)
Arcieri
Armati
Il Gruppo Armato nasce all’interno di questa associazione, un po’ per gioco ed un po’ per passione di un gruppo di amici di ricostruire e simulare, con spade e bastoni, i duelli tipici del Medioevo. L’armatura utilizzata è costituita da tunica e cotta in maglia d’acciaio o ferro che, da indossare sotto, rappresentò per quasi tutto il periodo medievale, l’armatura pesante standard. Completa il tutto camaglio (passamontagna in anelli d’acciaio), elmo, guanti in maglia di ferro e stivali in pelle.
Responsabile: Marco Pettinari
Sbandieratori
Il Gruppo Sbandieratori ha sempre caratterizzato con le sue coreografie ogni edizione del Palio, grazie alle loro bandiere e alle loro divise, rappresentanti i colori della tradizione legati sia all’Associazione sia alla città di Jesi, cioè bianco e rosso. La loro funzione nel Medioevo era molto particolare: essi viaggiavano prevalentemente al seguito degli eserciti e servivano per poter comunicare a distanza, sopratutto per quanto riguardava gli spostamenti strategici da effettuare.
Responsabile: Silvia Pennacchioni (Senior) – Chiara Maffei (Junior)
La Saltica di San Floriano – Ballo Medievale
Il gruppo di ballo medievale nato durante il Palio di San Floriano 2014. Donne e uomini che si esibiscono in balli di gruppo di tipica ispirazione medioevale sulle note di antiche musiche.
Responsabile: Giovanna Scortechini
Figuranti
Il Gruppo Figuranti nasce con l’intento di inscenare, in abiti e costumi d’epoca, le figure che popolavano la città nel XIII secolo, sfilando per le piazze e le vie del centro durante la manifestazione. Nel Medioevo, la città di Jesi si ergeva a libero comune con un proprio Governo autonomo, Podestà, Consoli e Scuole di Arti e Mestieri. Durante quel periodo, vivere in città, piuttosto che in campagna, assicurava a tutti una certa stabilità e sicurezza: a stretto contatto, vivevano canonici, nobili, cavalieri, mercanti, artigiani e rigattieri.
Responsabili: Matteo Giampieri (Responsabile) – Matteo Baleani (Comunicazioni)